REPORTAGE GARE PODISTICHE : 19esima edizione della "Roma Appia Run" 2017


Ennesimo successo di questa manifestazione, che quest’anno si svolge la domenica dopo la maratona, e prima della Santa Pasqua, in una giornata di primavera inoltrata.

Circa 6mila iscritti, alle tre manifestazioni previste: 13 km competitiva e non competitiva, e 4 km non competitiva.

Variante di quest’anno è il ripristino del percorso originale, col passaggio alla porta di San Sebastiano, che negli ultimi due anni era stato leggermente modificato.

Con 20 minuti di ritardo parte la 4 km, e con circa 10 minuti di ritardo parte la distanza maggiore.

Il largo stradone di viale delle Terme di Caracalla agevola il “traffico” della partenza, soprattutto nei primi 500 metri, dopo di che la strada si stringe, ed iniziano i sanpietrini che ci fanno “entrare” in Porta San Sebastiano.

Il mio ritmo è un po’ più veloce del previsto, 4e30min/km, e, conoscendo la gara, so che mi devo gestire, perche’ ci sono 3-4 salitelle impegnative, e il caldo, nonostante un leggero venticello, si fa già sentire, mentre in alcuni tratti cerco di correre cercando l’ombra dei muri di cinta o delle costruzioni.

Una di queste, che non ricordavo, già al 2°km, mentre la più tosta è quella che costeggia il mausoleo di Cecilia Metella, tutta in sanpietrini lunga circa 500 metri; qui il mio ritmo si alza a quasi 5min/km, ma con il mio passo riesco a salire e superare più di qualche runners.

Alla fine di questa salita, si è quasi obbligati a passare sul lato sinistro della strada, tra sanpietrini e l’erba, poichè qualche decina di metri al centro della carreggiata, è costituito dal basolato lavico originale dell’Appia Antica, una delle cinque superfici che “calpesteremo” nei 13 km di questa gara, che la rendono quindi unica nel panorama internazionale.

A questo punto si gira a sinistra e si percorre una strada in discesa di circa 500 metri, dove è posizionato il 1° ristoro, seguito dal cartello del 5°km che ci porta all’Appia Pignatelli, di cui percorriamo quasi un km, per immetterci nel Parco della Caffarella, in cui percorreremo piu’ di 3km, costituiti da sterrato e soprattutto nella seconda parte da saliscendi e strettoie.

Il mio ritmo, nonostante la varietà del percorso, riesce ad essere abbastanza uniforme, appena al di sotto dei 4e30 min/km.

All’uscita del parco è posizionato il 2° ristoro, del quale approfitto, come al primo, poiche’ il caldo si fa sentire.

Si ripercorre un tratto di via Appia Antica, già fatto, ma in senso opposto, e qui mi rendo conto del perchè nei primi km non riuscivo a tenermi, dato che adesso la strada è quasi tutta in leggera salita, e difatti, cammino per qualche secondo.

Con la Porta San Sebastiano a destra, si prende la strada, prima in leggera salita e poi in leggera discesa, in cui è posizionato il 10°km che ci porta su viale Marco Polo; con una curva a gomito arriviamo ad attraversare Porta Ardeatina, ma a qualche centinaia di metri da questo punto, è posizionato il 3°ristoro, di cui usufruisco.

Poi dopo la salita di via Giotto, ci sono gli ultimi 500 metri di discesa, di viale Guido Baccelli, che ci lanciano, per gli ultimi 200 metri di tartan, della pista dello Stadio delle Terme, che ci ospita.

Alla fine, concludo la mia fatica dei 13 km, scarsi, con il real time di 55minuti e 17 secondi, quasi 4 minuti in meno di tre anni fa.

La classifica, sui 3714 arrivati, vede un dominio degli atleti dell’Esercito, che conquistano il primo posto tra gli uomini con EL OTMANI Said, con lo strepitoso tempo di 38minuti e 20 secondi, che rappresenta il record del percorso, e tra le donne EJJAFINI Nadia, che con il tempo di 44minuti e 2 secondi, si classifica anche 16^assoluta.

Una gran bella manifestazione che, con il suo percorso particolare, rappresenta una delle gare piu’belle di Roma e d’Italia, e che, insieme alla manifestazione denominata ”fulmine dell’Appia”, che si svolge il pomeriggio del sabato sulla pista dello Stadio, per bambini dall’1 ai 12 anni, rappresenta una gran bella festa di sport.

Un paio di appunti negativi, per lo scarso pacco alimentare postgara, e per la poca precisione del percorso, al quale mancano diverse centinaia di metri alla misura ufficiale dichiarata.

Alexio D'ALESSIO