REPORTAGE GARE PODISTICHE : 23esima edizione della "Maratona di Roma" 2017


Un’altra grande edizione della maratona più importante e più veloce d’Italia, alla quale partecipo per la terza volta consecutiva.

Ancora una volta si rivelerà, nonostante si svolga in piena primavera, di un’edizione “bagnata”, che penso abbia fatto ritirare parecchia gente, dato che gli iscritti risultavano 16107, e gli arrivati quasi 3000 in meno.

Obiettivo di questa gara è cercare di migliorare le 3 ore 43min e 45sec dello scorso anno, nonostante abbia fatto una preparazione con lunghe distanze, non superiori ai 29 km..

Arrivo poco prima delle 7e30 e, facendo un giro di ricognizione, vedo che rispetto allo scorso anno i camion deposito-borse sono direttamente dopo l’arrivo, così non si dovranno spostare dopo la partenza.

Dopo l’incontro con amici runner, e le foto di rito, lasciamo le borse ai camion, e ci incanaliamo verso la zona partenza, dove ci sarà la suddivisione in onde di partenza, in base al colore del pettorale; questa operazione mi sembra un po’ più complicata e lenta rispetto allo scorso anno.

Avviene prima la partenza delle handbike, eppoi, a circa 5 minuti l’una dall’altra, le tre onde; la partenza avviene con in sottofondo la colonna sonora del film ”Il Gladiatore”, che, nonostante l’esperienza degli scorsi anni, mi fa ancora venire i brividi.

Il passo che vorrei tenere e’sui 5e10/5e15 min/km, ma con la morfologia del percorso, il mare di runners e la storia che mi circonderà per tutto il percorso, so già che non sarà facile.

Il primo km è ”controllato” a 5e20, la difficoltà maggiore è guardare in terra e cercare di non scontrarsi tra runners; alla fine del primo km stesso, inizia a piovere e nei tratti coi sanpietrini si deve fare ancora più attenzione, cosi come per le buche e le pozzanghere che si creano.

La mia andatura è tranquilla e riesco a tenere abbastanza facilmente un ritmo di poco inferiore all’andatura prevista, anche con una leggera progressione fino alla distanza della mezza ( 5e08 ai 5km, 5e09 ai 10km, 5e06 ai 21), nonostante la pioggia, anche forte, con improvvisi temporali mi accompagni fino al 17esimo km.

Al 18°km c’è il passaggio in uno dei posti più belli ed emozionanti : da Viale della Conciliazione, fino ad arrivare alla Basilica di San Pietro; ci sono fotografi dovunque e non sempre riesco a vederli per immortalare questi emozionanti momenti.

Al 28°km c’è un altro punto che temevo, la salita della Moschea, ma che nei suoi 4-500 metri riesco a fare con il mio passo.

Dopo che ha smesso di piovere, la difficoltà più grande è l’acqua che e’entrata nelle scarpe, che mi dà un po’ fastidio, ma non voglio fermarmi, se non ai ristori ed agli spugnaggi, più che altro per asciugarmi dell’acqua presa.

Il personale ai ristori ed agli spugnaggi ci incita e tutti sono ipergentili, ed anche gente dai palazzi batte le mani o fanno rumore con le pentole; non ho notato nè automobilisti nè pedoni che volevano passare per forza.

Durante il percorso noto tanti runners che si fermano per fare streching, o camminano, ed io, nonostante l’andatura rimanga leggermente sotto a quella prevista, so che pagherò i pochi e brevi “lunghi” che ho fatto.

Questo momento arriva dopo Piazza Navona, all’incirca al 37esimo km, dove cammino, per una ventina di secondi, per bere da una bottiglietta che avevo preso ad un ristoro precedente.

Riprendo a correre ed imbocchiamo Via del Corso, piena di gente sui marciapiedi che ci incita; vedo che comunque riesco a mantenere il mio passo e riesco a superare parecchi runners.

Alla fine di Via del Corso e’posizionato il 39esimo km, e poi, dopo aver fatto Piazza del Popolo, imbocchiamo Via del Babuino che ci porterà al 40esimo km, posizionato appena dopo la ”barcaccia” di Piazza di Spagna; all’inizio di Via del Babuino faccio un’altra camminata di 20-30 secondi e non vedo l’ora di arrivare all’ultimo ristoro, posizionato appena dentro al traforo di Via Milano.

Qui ne approfitto per bere e mangiare un po’ di solidi, mentre cammino per circa trenta secondi; alla fine del tunnel è posizionato il 41°km, poi una lunga discesa, con un paio di tornanti, ci porta alla maestosa Piazza Venezia, e quindi al traguardo su Viale dei Fori Imperiali, con vista Colosseo, dove ho il solito groppo alla gola. A pochi metri dal traguardo indico il cielo, per ricordare chi non c’è più, e, al momento di tagliare il traguardo, grido il nome del mio piccolino che è a casa e al quale ho pensato nei momenti di difficoltà.

Al mio arrivo scoppia un nubifragio che mi fa affrettare ad andare a prendere lo zaino, nel quale avevo lasciato l’ombrello, per cambiarmi in macchina.

Concludo la mia fatica in 3 ore 40 minuti ed 11 secondi, a una media di 5e13 min/km, stabilendo il mio PB in questa maratona, migliorando di oltre tre minuti e mezzo il tempo del 2016.

I vincitori risultano essere l’etiope TOLA, con il tempo di 2h07e30, che sfiora il primato della gara per 11 secondi; primo italiano, 7°, l’esordiente NASEF Ahmed, con il tempo di 2h16e40. Tra le donne bissa il successo del 2016 l’etiope TUSA, che si classifica 13°assoluta, con il tempo di 2h27e23 sec, abbassando il tempo del 2016 di un minuto e mezzo.

Decima arrivata, nonchè prima europea ed italiana, risulta essere Eleonora Bazzoni Eleonora, con il tempo di 2h45e37.

Alexio D'ALESSIO