REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"7^WE RUN ROME"

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Ennesima edizione di successo per questa manifestazione che e’diventata un classico, e a cui partecipo per il quinto anno consecutivo.
In questa edizione vi sono due grandi novità: il cambio di sponsor tecnico che aveva “partorito” l’idea di questa manifestazione, ed una sempre gradita medaglia da finisher.
Quest’anno mi ero candidato come peacemaker, ma non essendo stato scelto, sono stato omaggiato dello sconto del 50% sul costo d’iscrizione, altrimenti dato il costo elevato non avrei preso parte all’evento.
Come dallo scorso anno, alla 10 km competitiva, e’ affiancata una 10 km non competitiva ed una 5 km non competitiva, e si preannunciano 10000 partecipanti totali.
Obiettivo di quest’anno, dopo i tanti sub 45, del 2017, e il ritocco del Pb su questa distanza, sarà di migliorare il 43e10 di real time, del 2016, che rappresenta il mio best in questa manifestazione.
Dopo aver incontrato e scambiato due chiacchiere con dei compagni di squadra, ad una mezzoretta dalla partenza faccio con una di loro il riscaldamento ed ad un quarto d’ora dal via ci “ingrigliamo”; ma c’e’ una vera ressa, ed i controlli sono insufficienti, e nonostante i tanti minuti a disposizione siamo già lontani dall’arco di partenza.
Il cielo e’ nuvoloso ma dopo il via uscirà anche il sole; la temperatura e’ abbastanza piacevole.
Lo speaker nell’attesa della partenza, parla di circa 13mila runners, ma poi sarà smentito dai numeri ufficiali, che diranno che siamo circa 10mila.
Al via, ci metto circa un minuto e mezzo a passare sotto l’arco ed attivare il mio gps; mi metto tutto a sinistra per salutare il mio Leoncino (mio figlio) che tifa per me, al di là delle transenne.
Per oltre un km sono costretto a fare tantissimi zigzag, sia per il traffico di runners che per molti di loro, ultralenti e costeggiamo il Circo Massimo, fino all’Aracoeli, dopodiche’ affrontiamo la salita del Campidoglio, seguita dalla discesa, in sanpietrini, che ci porta a Piazza Venezia; il primo km, nonostante lo zigzag nel ”traffico” lo faccio a 4e30.
Si corre sempre in compagnia di molti runners, anche con lo scorrere dei km.
Da Piazza Venezia, si imbocca Via del Corso, di cui si percorre quasi un km, fino a che si gira a destra per Via del Tritone, la cui seconda parte e’ in salita, il mio ritmo si e’ abbassato leggermente ma non voglio esagerare perche’ so cosa mi aspetta piu’ avanti.
Si prende Via Due Macelli, per arrivare a Piazza di Spagna, e poi si percorre Via del Babuino, fino ad arrivare in Piazza Del Popolo, fino a qui si e’corso sempre in due ali di folla, con parecchi “cinque” dati a bambini e abbastanza applausi da chi assiste.
Poco dopo il 4°km, si affrontano i 5-6 tornanti e circa 5-600 metri di lunghezza, per arrivare alla Salita del Pincio e che ci portano nel cuore di Villa Borghese: questo era cio’che temevo fin dall’inizio; salgo con il mio passo e nonostante mi senta bene, faccio il 5°km a 5e20 ( sarà il piu’ lento della gara), e subito dopo vi e’ il ristoro intermedio di sola acqua, tra l’altro fredda, che sembra piuttosto scarno per i circa 6mila partecipanti alla 10 km.
Soffro tanto la successiva salita, di 4-500 metri, che non ricordavo cosi’tosta, che ci fa uscire da Villa Borghese, per immetterci su Via Veneto, in cui riesco a sfogarmi un po’, poiche’ fin dopo Piazza Barberini, si tratta di un tratto di oltre un km e mezzo, quasi tutto in discesa, che ci porta fino al “Traforo”, al cui inizio e’ posizionato il cartello dei 7 km, e questo km rappresenta il piu’ veloce in gara, ben al di sotto dei 4min/km.
In questo tratto si perde il segnale del Gps, che riprende dopo quasi mezzo km, cioe’poco prima di prendere Via dei Serpenti, il cui primo tratto e’in leggera discesa, seguito da un tratto in salita, in cui riesco a mantenere i 4e10 al km; con una secca curva a destra arriviamo su Via Cavour, per prendere, piu’ o meno a metà, Via dei Fori Imperiali, in cui la presenza della gente ti aiuta a non mollare, e non si ha nemmeno il tempo di guardare il GPS.
Ormai siamo quasi al 9°km, che arriva appena dopo la salitella che ci porta verso Via di S.Gregorio, che e’ seguita da una discesa di 3-400 metri, che ti spingerebbe fino all’arrivo.
Non riesco a spingere piu’ di come sto andando, e non capisco il perche’, comunque concludo la mia “fatica” con il Real Time di 44minuti e 32 secondi, al 503°posto assoluto sui quasi 2700 partecipanti alla competitiva, ben al di sopra di quanto avrei voluto.
I vincitori risultano essere, tra gli uomini, il keniano KIBETT James, con il tempo di 29min e 3sec; con primo italiano LA ROSA Stefano, terzo, con il tempo di 29 minuti e 23 secondi.
Tra le donne, vince la polacca NADOLSKA Karolina, che si classifica 23esima assoluta, con il tempo di 33min e 35 secondi, che riesce a battere, dopo una volata di circa un km, la favorita della vigilia, la “nostra” DOSSENA Sara, di soli 3 secondi.
All’arrivo ci viene consegnata la medaglia da finisher, e siamo instradati in un percorso obbligatorio che ci porta al ristoro finale, costituito da una bottiglietta d’acqua ed un frutto, ed una postazione di the’caldo.
Si e’ nella città piu’ bella del mondo, in cui in questa manifestazione si ”calpesta” il percorso piu’ spettacolare che ci possa essere.
Nonostante cio’, tante pecche organizzative, per i 20-25 euro d’iscrizione: paccogara scadente, ristoro intermedio e finale ridicolo; griglie fatiscenti e poco controllate (dalle prime foto pubblicate, si notano tanti “portoghesi” senza pettorale, e tanti di griglie inferiori, partiti quasi coi top runners); sarebbe gradito un diploma da stampare e delle classifiche con il real time.


D'ALESSIO ALEXIO