REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"XVIII CORSA DELLA LIBERAZIONE"

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Decido di partecipare a questa gara, in extremis, la mattina del giorno prima, dato che per problemi di mancanza di permessi e’ stata annullata la gara a cui ero iscritto.
Morlupo e’ un paesino a nord di Roma, e questa gara, a cui hanno partecipato dei compagni di team, lo scorso anno, e’ piena di saliscendi.
Arrivo sul posto del ritrovo, a circa un’ora dalla partenza, e dopo aver pagato, ritiro il pettorale sprovvisto di chip.
A circa un quarto d’ora dallo start, mi avvicino in zona partenza-arrivo, per fare stretching e mi bagno al testa poiche’ il caldo si fa già sentire.
Chiedo ad un altro runner come e’ il percorso, e purtroppo mi dà delle informazioni che si riveleranno ben diverse da come e ’il percorso, nella realtà, dicendomi tra le altre cose, che sono 11 km abbastanza scarsi.
Alle dieci lo speaker dà il via, dopo un imbarazzante “un, due e tre”, e dopo 4-500 metri di una strada stretta in leggero falsopiano, inizia un susseguirsi di saliscendi, in cui dove si sale si vede già qualche runners che fa fatica, ed io con il mio passo mi difendo bene, anche nelle salite, che non sono il mio forte.
Riesco a “studiare” gli avversari che ho a fianco o poco davanti, e vedo che c’e’ qualcuno che va molto piu’ forte di me, nei tratti in salita, ma che riesco a distanziare nei pochi tratti in piano, e nelle discese, non guardando quasi mai il mio GPS, per andare a sensazione e per cercare di gestirmi, anche se non so cosa mi aspetta.
Quasi al cartello del 5°km, vedo i primi passare in senso opposto, e quindi capisco che poco piu’ avanti vi sarà un giro di boa ( il mio GPS segna 5,e km), ed inizio a contarli per sapere in che posizione mi trovo; e difatti appena dopo questa discesa abbastanza ripida di 4-500 metri, vi e’ il giro di boa, rappresentato da una transenna, in cui la mia posizone e’ 11°assoluta, con due persone dello staff organizzativo, di cui una annota i numeri del pettorale e l’altra “gestisce” il tavolino con il ristoro di bicchieri d’acqua, in cui mi fermo per rinfrescarmi e riparto, vedendo che ho a ridosso una decina di runners a poche decine di metri.
La salita che affrontiamo e’ un “muro” di 4-500 metri, in cui sono costretto a camminare per circa 30 secondi, nel tratto iniziale piu’duro, ed e’qui che mi superano tre persone, che mi daranno l’obiettivo di risuperarle prima della fine.
Fino al 9°km, si susseguono i saliscendi, sulla strada dell’andata, in cui faccio un po’l’elastico, arrancando parecchio in salita, e recuperando secondi e posizione in discesa e nei pochi tratti in piano.
Appena dopo il cartello del 9°km, svoltiamo a destra, non facendo la stessa strada dell’andata, passando in strade secondarie, non prive di qualche salitella corta ma ripida; chiedo piu’volte alle persone dell’assistenza gara, quanto manca, ma nessuno mi da’la distanza giusta, e siamo già a piu’ di 10km, fino a che inizia una lunga ma poco ripida discesa, piena di curve, lunga piu’di un km, che ci porta nella piazza della partenza/arrivo, e concludo al 12°posto assoluto, in 54 minuti e 27 secondi, gli oltre 11 km di percorso, ad una media ben al di sotto dei 5min/km.
Appena dopo l’arrivo, mi viene consegnato con sorpresa, il biglietto del 1°di categoria, e dopo essermi un po’ritemprato al ristoro finale, ritiro il premio di categoria (una coppa…insaccato), e dopo aver riconsegnato il pettorale, il paccogara alimentare, a dire il vero un po’scarno per la quota d’iscrizione e considerando che non era previsto neanche il chip di rilevazione tempo.
I vincitori risultano essere; tra gli uomini EL HATAF Smail (ATLETICA IL CAMPANILE) con il tempo di 44min e 59 secondi; tra le donne, vince, classificandosi anche 21esima assoluta, TATTOLI Paola ( FORHANS), con il tempo di 56minuti e 58 secondi.


D'ALESSIO ALEXIO