REPORTAGE GARE PODISTICHE :
"XXXVII MEZZA MARATONA DEI MONTI LUCRETILI" |
Partecipo per il primo anno a questa longeva manifestazione, ed anche se un amico, che l’aveva fatta lo scorso anno, mi aveva detto che era dura, pensavo che lo fosse meno. Vicovaro e’ un paesino in provincia di Roma, ad est della Capitale, ad un’altezza di 320 m. sul livello del mare, ed il percorso di questo trail, arriverà intorno ai 10 km, all’altezza massima di 895 metri. Arrivo sul luogo del ritrovo a circa un’ora dalla partenza, che si trova in una piazza ne borgo del paese. Ritiro il pettorale e mi dirigo in macchina a cambiarmi, e ritorno verso la partenza ad un quarto d’ora dallo start: sono previste due distanze, 21 e 8 km, ed un giro di un km nel centro per i bambini. Dopo un minuto di raccoglimento avviene lo start, e per fortuna le temperature non sono elevate e soprattutto negli ultimi 12-13 km si va nei boschi ed i tratti assolati sono ben pochi. Il primo terzo di gara e’ quasi tutto in salita, si comincia sull’asfalto per circa 1,5km, in cui riesco a corricchiare, per proseguire su strade bianche sassose, che sono “incorribili2per me e difatti dopo i primi due km sotto i 6 di media, tra il terzo ed il quinto la mia media e’ di circa 10min/km, dato che li ho fatti quasi completamente a camminare. Poco prima del quarto km, c’e’ un punto di ristoro e controllo, e c’e’ la biforcazione per le due distanze: chi fa gli 8 km deve andare di sotto, chi fa i 21km deve continuare a salire, e ci si inerpica sulla montagna, in un tratto dove riesco ad orientarmi solo tramite nastro bianco/rosso, con cui si e’ baselato il percorso. Ogni tanto che mi inerpico, mi devo fermare a rifiatare, pero’ vedo che hanno lo stesso “problema” chi mi precede e chi mi segue, e praticamente per 3-4 km non ho quasi mai corso. Allo scoccare dell’”ora di corsa” sono riuscito a percorrere appena 5,5km, la situazione migliora dal 7° all’11°km, dove nonostante i tanti tratti sassosi in single track, e l’attraversamento di due-tre rii, riesco a mantenere un passo intorno ai 6 al km. In questi km riesco a superare in sicurezza una decina di persone, anche se bisogna stare ben attenti a dove si mettono i piedi, poiche’ in alcuni tratti c’e’ molto fango, e ci sono molte asperità naturali del terreno. Intorno a metà gara incontro una runner che avevo conosciuto in una gara precedente, e decido di farla insieme a lei, che torna da infortunio, e tra una chiacchiera e l’altra e’ molto piu’ piacevole correre. La seconda metà del percorso e’ quasi sempre nel bosco, ed e’ un susseguirsi di saliscendi, in cui le salite che si affrontano sono tutte brevi ma ripide. A circa due km dalla fine, usciamo dallo sterrato ed affrontiamo due “muri” asfaltati quasi consecutivi, di circa 3-400 metri l’uno, in cui siamo costretti a camminare…..nonostante cio’, veniamo avvicinati, ma non superati, da altri due runners. Dopo il secondo “muro”, si affronta un tratto di strada bianca in leggera discesa di circa 3-400 metri, in cui riusciamo a distanziare i due runners che si erano avvicinati, ed appena si ritorna su asfalto, dopo una curva a gomito a sinistra, affrontiamo un altro breve tratto asfaltato in salita, seguito da una breve discesa in sanpietrini che ci riporta nel borgo da dove siamo partiti, ed io e la mia compagna di avventure tagliamo il traguardo insieme. Concludiamo i 21km del percorso, con il tempo di 2 ore 40 minuti e 39 secondi, ad una media di 7e39 al km. I vincitori risultano essere, tra gli uomini MAUGLIANI Davide (ATLETICA VICOVARO) con il tempo di un’ora trentasette minuti e dodici secondi; tra le donne vince, classificandosi anche 24 esima assoluta, CANNUCCIA Maria Teresa (ROMAECOMARATONA), con il tempo di 2 ore 5 minuti e 47 secondi. Una gara molto ben organizzata, con un percorso ben segnalato e balesato, e con molta gente dell’organizzazione sul percorso, ed un ottimo pasta party finale. |
D'ALESSIO ALEXIO
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