REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"9^ALBARACE"

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Partecipo per la seconda volta a questa manifestazione, che ormai e’ diventata un must nel panorama del podismo romano, e dai 500 partecipanti della prima edizione, si e’passati ai 2000, a numero chiuso, di questa ultima edizione.
Arrivo sul luogo dell’evento, ben prima dello start, e la vista di Roma all’alba e dello stadio Olimpico e’ veramente spettacolare.
Rispetto agli ultimi anni, non c’e’ piu’ il Village per il Golden Gala, che attirava parecchia gente e parecchie famiglie, per far provare ai piu’ piccoli varie discipline dell’atletica: peccato!!!
Arrivo abbastanza presto, anche perche’ devo distribuire i pettorali e le maglie tecniche del paccogara, ai miei compagni di team, dato che li avevo ritirati io, per tutti, il giorno prima.
Il nostro ritrovo e’ alle 5, a mezzora dalla partenza nei pressi di dove avverrà la partenza stessa, e seppur con qualche minuto di ritardo riesco a consegnarli tutti, quando c’e’la gente dell’organizzazione che ci vuole “ingrigliare” verso la partenza, tramite un percorso prestabilito, ma noi aspettiamo che ritornino tutti i compagni d’avventura, dopo essersi messi in tenuta da gara, ed ad un quarto d’ora dallo start ci incolonniamo in attesa del via ufficiale, che avviene come gli scorsi anni dalla vietta parallela, e sovrastante il bellissimo stadio dei Marmi.
Mentre siamo in attesa dello start, decidiamo di cercarla di farla tutti insieme con un passo abbordabile a tutti, e per circa metà percorso riusciamo nell’intento.
All’ora di partenza, alle 5e30, e’ ancora buio, e ci sono circa 24°con un umidità pazzesca e fortunatamente c’e’ un leggero venticello che spira, e ci rende l’ambiente esterno meno ostile.
Il percorso e’ stato modificato rispetto a due anni fa, dato che non si passa piu’ da una parte all’altra del Tevere, tramite l’antico Ponte Duca D’Aosta ed il moderno Ponte della Musica, ma si rimane sempre dalla parte del Complesso del Foro Italico che ci ospita, passando all’interno del Foro Italico stesso, “calpestando” le targhe marmoree dei vari atleti della storia olimpica italiana, a cui sono state intitolate.
Il primo km per quello che puo’ valere lo effettuiamo a poco piu’ di 6 minuti; gli altri saranno leggermente piu’ veloci, e l’andatura ha dei picchi di velocità, quando calpestiamo il tartan dello Stadio dei Marmi e quello finale dell’Olimpico.
Intorno al 2° km, effettuiamo un giro completo in senso antiorario dell’Olimpico, e poi percorriamo il perimetro esterno dello Stadio dei Marmi, in senso antiorario, e quello interno, costituito dalla pista in tartan, in senso orario.
Nel punto in cui si va sotto e si ritorna sopra, si sono piazzati tre compagni di squadra, che essendo infortunati si cimentano come fotografi.
Si corre sempre abbastanza bene, nonostante le tante persone che partecipano, poiche’ le strade che percorriamo sono abbastanza larghe, e le uniche difficoltà sono un paio di rampette leggermente in salita.
Ogni tanto ricompattiamo il nostro gruppetto, e si ritorna in zona Stadio Olimpico, a cui si accede all’interno tramite il sottopasso Maratona, e tutti mentre lo attraversano gridano di gioia, per poter godere appieno la maestosità dell’impianto appena vi si entra, in cui ci possiamo vedere in diretta sui maxischermi dello stadio stesso.
Appena prima di imboccare il sottopasso, c’erano i nostri compagni-fotografi, che immortalano altri nostri momenti, e li ritroviamo all’interno dello stadio, di cui percorriamo circa 500 metri, comprensivi di un giro di boa che ci fa tagliare il traguardo posto sotto la tribuna Monte Mario, tutti insieme dandoci la mano, concludendo i circa 6,5km nel tempo di 34 minuti e 44 secondi.
Dopo le varie foto di rito, ci dirigiamo tramite un tunnel, all’interno dello Stadio dei Marmi, dove e’ sistemato un insolito ristoro finale, in cui si distribuiscono cornetti, the’ caldo, acqua e bevanda energetica…..
A differenza di due anni fa, non ci sono piu’ i banchetti dove puoi scrivere il tempo autorivelato, ma la cosa si deve comunicare via mail entro tre giorni dall’evento; una “gara” particolare da vivere con spirto d’amicizia senza l’assillo di fare il tempo.
Per la cronaca i vincitori risultano essere Rafal NORDWING tra gli uomini e Pamela Gabrielli tra le donne


D'ALESSIO ALEXIO