REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"35^FIRENZE MARATHON"

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Partecipo per la seconda volta consecutiva a questa maratona, a quasi 8 mesi dalla precedente, e ripetendo la doppietta del 2017.
Parto il sabato mattina da Roma, ed in attesa che arrivino due compagni di squadra col treno successivo, mi dirigo in albergo per lasciare il borsone, a poche centinaia di metri dalla stazione.
Dopo aver accompagnato i miei amici all’albergo, per lasciare la borsa, ci dirigiamo verso il village, ma siamo sorpresi da una scrosciante pioggia, che ci fa desistere e decidiamo di andare a pranzo.
Dopo il pranzo, la pioggia smette e ci dirigiamo al village presso la stazione Leopolda: una location molto più comoda e bella rispetto a quella dello scorso anno, e prendiamo paccogara e pettorale.
La mattina della gara, ci svegliamo abbastanza presto per la colazione, io ed un altro compagno, dato che il terzo non la farà: quasi un’ora prima dello start, siamo già al ritrovo, coperti della mantellina dello sponsor tecnico, che era inserita nel paccogara, con una leggera e fastidiosa pioggiarellina; ci dirigiamo verso le griglie ed a mezzora dalla partenza ci salutiamo, dato che partivamo da due griglie diverse.
Il mio obiettivo è stare sotto le 4 ore, poiché dopo l’infortunio di tre mesi, non mi sento abbastanza preparato, e poi negli ultimi due giorni sono anche sotto antibiotico (ed il medico mi ha sconsigliato di farla): vorrei mantenere un passo costante di 5 e30 ma non sarà così.
Rispetto allo scorso anno, in cui ci misi sette minuti per passare sotto l’arco di partenza, quest’anno, nonostante parto dalla stessa griglia, ce ne metto quasi tre.
Nei primi due km, il mio ritmo è leggermente più veloce del previsto, nonostante il traffico di persone; man mano che ci allontaniamo dal centro, ci sono meno persone che ci incitano, ma sul percorso sono presenti una quarantina di complessi, che rallegrano la nostra fatica.
Il 3° ed il 4° km, lo faccio abbondantemente sotto i 5min/km, e mi maledico, perché non devo esagerare per arrivare bene alla fine. Il passaggio ai 5km avviene ad una media di 5e12, e devo cercare di alzarla di una decina di secondi.
Fortunatamente intorno al 7°km, inizia il tratto delle cascine, in cui soprattutto all’inizio la strada si restringe parecchio, ed incontriamo quasi tutti i “maratonabili” che corrono spingendo delle carrozzine, ed il mio ritmo si attesta sui 5e15-5e20.
All’inizio di questo tratto, si vedono i primi, che sono intorno al 13esimo, e sto appena dietro ai pacer delle 3he45; vedo che ritmo tengono, e mi faccio 3-4 km a poca distanza da loro, ma nei ristori è troppo casino, e vanno più veloci di ciò che devono fare, dato che il passaggio ai 10 km avviene alla media di 5e13.
Ho cercato di esser lucido, per vedere il cartello del 13°km personalizzato per Davide Astori, ma ho visto e sentito solo i bambini delle scuole calcio viola, che intonavo cori, in suo ricordo.
La pioggia diminuisce, ma ormai non la sento più; vedo dalle pozzanghere che incontro, la sua consistenza.
Cerco di decelerare un pochino, ed il passaggio ai 15km avviene alla media di 5e14, ed alla mezza maratona passo in 1h51e37, molto più veloce della media prevista, ed i pacemaker con cui sono stato prima, passano sul tappetino di metà gara almeno un minuto prima di me.
Intorno al 19esimo km, c’è lo spettacolare passaggio su Ponte Vecchio, tra due ali di folla che danno la carica, e poi poco dopo la mezza si passa a Piazza Santa Croce, in cui, rispetto allo scorso anno c’è molta più gente a fare il tifo.
Cerco di seguire, quando posso la linea verde per terra, che rappresenta la linea ideale da seguire, ma noto che in tanti tratti non è segnata.
Intorno al 24esimo km, sento una fitta al polpaccio destro, e cerco di tenerla da conto, dato che mancano ancora 18km.
Dal ristoro del 25esimo, mi fermo a bere, soprattutto tè caldo, anche se perdo circa una ventina di secondi a ristoro, e da qui in poi i km più veloci saranno a 5e15, con i km dei ristori, quasi a 6.
Intorno al 30esimo km, costeggiamo lo stadio Artemio Franchi, ed entriamo, facendo quasi un giro completo di pista, nello stadio d’atletica Ridolfi, in cui le condizioni in entrata, sono decisamente migliori rispetto allo scorso anno.
Qui sono ancora lucido, e calcolo che anche se farò il rimanente a 6min/km, starò abbondantemente sotto le 4 ore prefissate.
Dopo il 30esimo km, il problema al polpaccio sparisce o riesco a conviverci, e sia al 30esimo che al 35 esimo sono riuscito ad alzare leggermente la media, anche a causa di un cavalcavia, “breve ma intenso”.
Gli ultimi 5-6km, in cui si ritorna in centro, sono come in tranche e non vedo quasi più il gps; e vedo tanta gente che cammina o rallenta di brutto e non voglio fare la stessa fine e quindi vado con un ritmo sostenibile; si scivola molto nei vari tratti di lastronato resi viscidi dalla pioggia.
Decido di continuare con questo passo, fino a che non vedo il cartello del 42esimo km, in cui accelerando riesco a superare una decina di runner; un attimo prima del traguardo, urlo al cielo il nome di mio figlio, e concludo nel real time di 3 ore e 49 minuti netti, ad una media di 5e26.
I vincitori risultano essere, tra gli uomini l’etiope GELCHU, con il tempo di 2 ore 11 minuti e 32 secondi; tra le donne vince, classificandosi 10^assoluta, la keniana, naturalizzata israeliana SALPETER, con il tempo di 2 ora 24 minuti e 17secondi, che è il nuovo primato femminile della manifestazione, abbassando il precedente di quasi 4 minuti.
Primi italiani: tra gli uomini 8°assoluto NASEF (SS ATLETICA DESIO), con il tempo di 2 ore 23 minuti e diciannove secondi; tra le donne, arriva 8^assoluta, come lo scorso anno, CUNICO Maurizia (ATLETICA CASONE NOCETO), con il tempo di 2 ore 50minuti e 54 secondi.
Un’ottima organizzazione, e dei volontari molto gentili, che ci hanno supportato in tutto il percorso, nonostante il tempo inclemente; tanti musicisti che allietavano la fatica; un bel percorso, po’dispersivo nel tratto delle cascine, ed un po’caotico, nei primi 5-6km; dato il numero degli iscritti, intorno ai novemila, bisognerebbe pensare ad una partenza ad onde, e proprio per questo, sarebbe opportuno fare la classifica con il Real Time.


D'ALESSIO ALEXIO