REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"1^6 ORE DI ROMA"

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Prima edizione fortunata di questa manifestazione che è la prima del genere nella capitale.
Si svolgerà in un circuito ad anello, di un km certificato dalla FIDAL, all’interno del parco archeologico di Villa De Santis, “campo di allenamento” di centinaia runner romani, parco dove è presente il Mausoleo di Sant’Elena madre dell’imperatore Costantino.
Dato che sarà a numero chiuso, e le iscrizioni chiuderanno al raggiungimento dei 150 iscritti; decido di iscrivermi a febbraio, come sfida per me stesso (non ho corso mai più della distanza della canonica maratona), e perché si svolge proprio vicino casa, e sono riuscito a coinvolgere un amico-collega a farla; per me so già che se sarà una sofferenza poiché per vari motivi non sono riuscito a correre più di 15 km, e temo il girare come un criceto, per tutto quel tempo.
Verso le 18 c’è stato un breve temporale, che apparentemente sembra aver rinfrescato l’aria, e verso le 19e30 mi reco al ritrovo per ritirare pettorale e paccogara.
Ritorno a casa, e dopo aver cenato, rivado al ritrovo verso le 23, ed a mezzora dallo start, utilizzando gli spogliatoi del centro sportivo, ci cambiamo ed aspettiamo la partenza, che sarà spostata di 195metri, rispetto all’arco ed al tappetino rilevamento tempo, così che ad ogni passaggio si aggiungerà un km esatto.
Dopo un breve briefing allo scoccare della mezzanotte, avviene la partenza, e con il mio amico decidiamo di farla insieme ad un ritmo tranquillo 6e20, 6e30.
Solamente nei primi due giri c’è qualche problema di “traffico” ed il percorso è completamente illuminato dai lampioni presenti, che non basterebbero per la nostra sicurezza, con in aggiunta dei fari supplementari nei punti più bui, ed ogni panchina e ogni palo dei lampioni stessi, vi sono attaccati dei led lampeggianti o rossi o bianchi.
Si corre sempre in compagnia ed ogni 4-5 giri mi fermo per bere l’acqua e per bagnarmi la testa; riesco a stare insieme al mio amico per circa un’ora e mezza, e riesco a correre circa due ore, in cui effettuo una ventina di km.
C’è uno speaker che fa la cronaca, ed un dj che mette musica che ci “aiuta” a rimanere svegli.
Ogni trenta minuti, vengono affisse le classifiche in zona ristoro, così possiamo sapere quanti km stiamo, dato che per avere la medaglia da finisher, nelle 6 ore si deve raggiungere la distanza della maratona.
Al ristoro ci sono sali, coca cola, uvetta, biscotti, zucchero ed altre cose, e dopo le tre vengono messe delle pizzette calde con la birra, che allietano molto le mie fatiche.
Dopo le due ore, faccio circa mezzo giro camminando ed un paio di giri corricchiando, ed il mio tempo al km ne risente drasticamente, con qualche km sopra i 10min/km.
Intorno alle tre ore e mezzo di gara, decido di fare un cambio indumenti, dato che durante la notte è salita di molto l’umidità.
Tanti runner al raggiungere della maratona si fermano, e chi farà effettivamente le sei ore, saremo poco più della metà degli iscritti totali.
Qualche momento di scoramento mi prende, ma mi risollevo vedendo, che anche colei che si classificherà 1^donna, un paio di volte la incontro che cammina.
Arrivare alle 5 è stata dura, ma mi aiuta il fatto che vedo in diretta il sorgere del sole, e mi aiuta anche la presenza di vari fotografi che ci spronano a non mollare, ed io proseguo a camminare mezzo giro, e correre il restante, nel tratto più favorevole, in leggera discesa.
A circa venti minuti alle sei, ci viene consegnato un testimone di legno con il numero di pettorale, che dobbiamo tenere con noi, fino ai tre suoni di sirena che sanciranno la fine delle sei ore, e lasciare sul posto di dove saremo, per la misurazione dei Giudici Fidal.
Alla fine la mia misura ufficiale sarà di 46,687 km, stanchissimo ma contento di aver vinto la sfida con me stesso.
Al dirigermi verso l’arrivo, abbiamo a disposizione cornetti e caffè, e poi ci viene messa al collo la bellissima medaglia da finisher, di 12 cm di diametro, ed alla riconsegna del chip ci viene restituita la cauzione data al momento del ritiro pettorale.
I vincitori risultano essere tra gli uomini LOMBARDO Marco (ATL LIBERTAS RUNNERS LIVORNO) con 71043km percorsi, quasi due in più del secondo classificato; tra le donne domina MUNTEAN Alina Teodora (A.S.D LIBERTY ATLETIC CIVITAVECCHIA) che con la distanza di 65,182km, si classifica anche 4^assoluta.
Per essere una prima edizione è stata una gran bella gara ottimamente organizzata, l’unica pecca è stato il fatto che i runner si potevano fermare alla distanza della maratona, mentre reputo che sia opportuno rimanere in gara, tutte e sei le ore previste.


D'ALESSIO ALEXIO