REPORTAGE GARE PODISTICHE :
"3^ROMA VIA PACIS HALF MARATHON" |
Terza edizione di questa manifestazione che vuole rappresentare come dice il nome, un segnale di pace: per tale scopo è stato disegnato un percorso che toccherà i 5 simboli delle varie religioni della Città Eterna: dalla Basilica di San Pietro, da dove si partirà ed arriverà, alla Sinagoga, alla Chiesa Ortodossa di Sant’Anastasia, alla Grande Moschea, alla Chiesa Valdese. Oltre alla classica distanza della mezzamaratona, che partirà alle 9, è prevista una non competitiva di 5 km che partirà venti minuti dopo. Per la terza volta, a questa manifestazione sono stato scelto da pacemaker, ma ciò che cambia sarà l’andatura, dato che alla prima edizione feci l’andatura dell’ora e 45; alla seconda delle due ore e 5 minuti e questa volta delle 2 ore, cioè ad un ritmo di 5e41 min/km. Inoltre quest’anno, rappresenta anche la decima gara del campionato CorriAvis, un campionato riservato a runner donatori. Alle 8, c’è il ritrovo dei pace, in un hotel di Viale della Conciliazione, in cui noi pacer abbiamo una stanza riservata per cambiarci e prepararci, indossando la canotta ed i palloncini dell’andatura prevista. Rispetto allo scorso anno, in cui ci fu un insolito caldo e molta umidità, piove dalla sera precedente, ma fortunatamente la pioggia ci grazierà per quasi tutta la gara, dato che pioverà solamente i primi 10-15 minuti. Visto il tempo, sono indeciso su come vestirmi, ed alla fine opto per mettermi una maglia a maniche corte, sotto la canotta da pacer, e dopo metà gara sentirò anche caldo. Dopo le foto di rito e gli ultimi preparativi, a mezzora dallo start ci immettiamo nella griglia di partenza, e man mano che si avvicina l’ora di partenza, veniamo avvicinati dai runner, tra cui due amici, che “puntano” il nostro tempo, e qualcuno chiede già informazioni sul percorso. Dopo il discorso della “sindaca” di Roma, vi è il discorso di benvenuto dei rappresentati delle varie religioni, per cui la manifestazione è nata. Il percorso è uno dei più belli che si possono fare nella Capitale, dato che dopo la partenza da viale della Conciliazione, si passa al Circo Massimo, al Colosseo, ai Fori Imperiali, Piazza Venezia, Via del Corso, poi tramite i sottopassi del LungoTevere il Villaggio Olimpico, l’Acqua Acetosa e dopo esser transitati su Ponte Duca D’Aosta si arriva a Piazza Cavour, e si fanno gli ultimi due km della corsa dei Santi, con arrivo di fronte la maestosità della Basilica di San Pietro. Fin dall’inizio si decide di seguire un ritmo abbastanza uniforme e prossimo all’andatura prevista, e ci mettiamo un po’ di km, a recuperare i circa 40 secondi di differenza tra il gun time ed il real time, anche se per noi conta essere sotto le due ore in riferimento al gun time. Nel primo km c’è un po’ di traffico, e difatti lo facciamo ad oltre 6min/km, e sarà il più lento in gara, e bisogna fare molta attenzione ai tratti coi sanpietrini scivolosi ed evitare le pozzanghere, dato che vi è l’insidia buca. La prima difficoltà è la salita di San Gregorio che costeggia il Colosseo, in cui noi pacer consigliamo di affrontarla con passettini, aumentando la frequenza; imbocchiamo Viale dei Fori Imperiali, in cui troviamo nella prima metà, la carreggiata ridotta, e all’altezza della colonna Traiana, vi è posizionato il ristoro con più tavoli di acqua e sali, in cui consigliamo di usufruirne, ed io stesso prendo un paio di bottigliette che “farò girare” nei metri successivi, per qualche malcapitato che non è riuscito ad approfittarne. Al decimo km, vi è un tappetino rilevamento tempo, in cui transitiamo nella media prevista e siamo circondati da parecchi runner, nonostante poco dopo vi è il punto più critico una salita costante di 5-600 metri in zona Moschea, in cui tante persone sono in difficoltà, per poi prendere la ciclabile del Lungotevere. I runner che sono in difficoltà, per il percorso o per piccoli fastidi fisici, cerchiamo di spronarli a non mollare ed ad attaccarsi al nostro treno. Le persone che camminano, aumentano con il passare dei km, e diventano decine e decine soprattutto negli ultimi 5km. A circa 1,5km incitiamo a chi ne ha, ad allungare il passo per finirla meglio e godersi appieno lo spettacolare arrivo, ed assicuriamo chi rimane con noi, che finiremo qualche secondo sotto le due ore. Imbocchiamo gli ultimi 300 metri di viale della Conciliazione, con di fronte la Cupola di San Pietro, in cui ci uniamo dandoci la mano ed occupando quasi per intero la carreggiata. Chiudiamo con il gun time di 1 ora 59 minuti ed una ventina di secondi, e con un percorso di deflusso prestabilito, ci viene messa al collo la bellissima medaglia da finisher, dedicata al Mahatma Gandhi nel suo centocinquantenario della nascita, e di seguito sono posizionati i tavoli del ristoro finale, costituito da un sacchetto. La cosa più bella sono stati i ringraziamenti di tanti runner che “grazie” a noi hanno raggiunto il loro obiettivo. Appena tagliato il traguardo, parecchi runner ci ringraziano per averli aiutati a raggiungere il loro obiettivo, e subito dopo aver preso il sacchetto ristoro, rinizia a piovere. Gli arrivati sono stati poco più di 2000, in leggera flessione rispetto al 2018, ma parecchie defezioni ci sono state a causa delle pessime previsioni meteo. I vincitori sono stati: tra gli uomini il keniano MWANGI ( ASD DINAMO SPORT), che domina con il tempo di con il tempo di 1 ora 4 minuti e 17 secondi; tra le donne arriva prima, nonche’ 10^ assoluta, la campionessa italiana in carica dei 10km MARAOUI Fatna (CS ESERCITO) che con il tempo di 1 ora 14 minuti e 13 secondi, stabilisce anche il record femminile della manifestazione. |
D'ALESSIO ALEXIO
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